A causa della mancanza di documenti è difficile stabilire il momento e il luogo esatto in cui è nato il surf, ma diverse testimonianze ci hanno dato un’idea delle sue origini e di come si è trasformato in uno sport popolare e appassionante. Se hai la nostra stessa voglia di saperne di più sulla sua storia, continua a leggere…
Praticato da migliaia di sportivi in tutto il mondo, il surf è arrivato in Spagna all’inizio degli anni ‘60, dove attualmente vanta oltre 27.000 federati. Oggigiorno, in questo Paese esistono aree, in cui i surfisti sono particolarmente attivi. Ma dov’è nato e perché ha fatto innamorare così profondamente i suoi amanti?
Le origini sudamericane del surf
Nel distretto di Huanchaco, nella provincia di Trujillo in Perù, possiamo trovare le prime tracce del tentativo dell’uomo di domare le onde del mare. In quest’area sudamericana, gli antichi abitanti costruivano un’apposita attrezzatura con una pianta chiamata totora.
Il surf alle Hawaii
Duecento anni dopo, nel XVIII secolo, il capitano James Cook, famoso per avere scoperto le Hawaii, comandò una spedizione inglese, entrò in contatto con gli indigeni di queste isole e prese nota del loro stile di vita e delle loro abitudini. La particolare maniera in cui scivolavano sulle onde del mare attirò la sua attenzione.
In alcuni dei suoi scritti fece riferimento a una specie di passatempo a cui si dedicavano i giovani indigeni, che consisteva nel navigare sulle onde sdraiati su una tavola ovale in legno, della loro medesima altezza e larghezza.
I punti di riferimento polinesiani
Si crede che il surf, così come lo conosciamo oggi, sia nato in Polinesia, sebbene si trattasse di un gradino inferiore nella scala della sua evoluzione, dal momento che veniva praticato sdraiati o in ginocchio. Gli antichi abitanti di queste isole cavalcavano le onde per attirare i pesci verso la riva.
La scomparsa del surf nel XIX e XX secolo
A partire dal 1800, quando i missionari cristiani raggiunsero le Hawaii, il surf venne vietato, così come molte altre tradizioni ritenute immorali. Durante quest’epoca, la cultura hawaiana tende a scomparire a causa dell’arrivo degli stranieri. La scomparsa dello stile di vita hawaiano è dovuta all’imposizione della cultura europea, alla grande quantità di malattie portate su queste isole dalle barche e al fatto che vengono vietate le usanze indigene. Durante i 150 anni successivi, i missionari cristiani eliminarono quasi completamente questo sport.