Con il post di oggi desideriamo proporti 4 sfide montessoriane, a cui potrai dedicarti in spiaggia, mentre giochi e ti rilassi con la tua famiglia e gli amici. Ma sai qual è il dettaglio migliore? Non devi acquistare proprio nulla! Non hai bisogno di strumenti ricercati, poiché esistono numerosi modi di scoprire le basi del metodo Montessori, entrando in contatto con l’ambiente circostante.
Sai chi era Maria Montessori e perché ci piace così tanto il suo metodo? Te lo spieghiamo subito!
Il metodo Montessori, creato da Maria Montessori (nata in Italia nel 1870), ha destato un notevole interesse in tutto il mondo e ha avuto grande ripercussione a livello internazionale, viva ancora oggi, oltre 100 anni dopo. Ecco le caratteristiche principali di questo sistema educativo:
- rispetto del ritmo individuale di ogni bambino
- libertà di scelta (sia dell’attività, sia della sua durata)
- libertà di movimento
- apprendimento attraverso l’esperienza
- autocorrezione
- stimolo dell’autonomia e dell’indipendenza psico-fisica
- preparazione dell’adulto e dell’ambiente
Vuoi provare insieme a noi? Cominciamo…
1. Travasi montessoriani
I travasi sono una delle attività Montessori più note, dal momento che sono utili per prepararsi a scrivere. La spiaggia è il luogo ideale per cimentarsi nei travasi. I più semplici consistono nello spostare con la mano da un recipiente all’altro oggetti di grandi dimensioni (per esempio, sassi o conchiglie). Per rendere quest’attività più difficile, possiamo travasare da un contenitore all’altro la sabbia o l’acqua. Si tratta di movimenti che spesso farai in maniera naturale e spontanea.
Sai quali benefici offre quest’attività?
- Coordinazione motoria per compiere movimenti: sviluppo e autonomia psicomotoria.
- Adattamento all’ambiente: sviluppo sociale, autonomia e indipendenza.
- Sviluppo di volontà e concentrazione.
- Preparazione della mano all’utilizzo di oggetti e precisione dei gesti.
- Preparazione finalizzata a mangiare e scrivere.
- Creazione del pensiero logico.
- Costruzione della fiducia in sé stessi.
2. Sacchetto dei misteri
Quest’attività, divisa in due parti, ci consente di sviluppare il senso stereognostico, ovvero la capacità di riconoscere un oggetto mediante il tatto.
- La prima parte consiste nel perlustrare la spiaggia per raccogliere gli oggetti più svariati e interessanti che riusciamo a trovare, e riporli in un sacchetto.
- Durante la seconda parte dell’attività, mettiamo la mano nel sacchetto, afferriamo un oggetto e cerchiamo di capire di cosa si tratta senza vederlo.
Così, esercitiamo il linguaggio e, inoltre, tutto ciò che troviamo ci consente di approfondire la nostra conoscenza dell’ambiente circostante.
3. Classificazione in base alle dimensioni
Numerosi materiali Montessori per lo sviluppo sensoriale sono dedicati alla classificazione e all’ordine in base alle dimensioni, come la torre rosa, i cilindri con il pomello, la scala marrone e altri ancora. Sapevi che possiamo creare il nostro materiale sensoriale ovunque ci troviamo? Sulla nostra isola, per esempio, possiamo raccogliere dieci sassi di dimensioni diverse.
Cosa prevede quest’attività? Possiamo disporle in ordine di grandezza, collocarle una sopra l’altra, confrontarle… Inoltre, possiamo classificarle in base al colore, alla struttura, ecc.
4. Vassoio con la sabbia
Sapevi che si tratta del materiale ideale per la prescrittura? Maria Montessori ha notato che i “suoi” bambini nutrivano un interesse per la letto-scrittura prima del momento in cui, nelle altre scuole, si insegnava a leggere e scrivere.
Ha dimostrato, quindi, che con una serie di materiali ed esercizi che precedono l’uso di carta e matita, come p.e. il vassoio con la sabbia, i bambini cominciavano a tracciare disegni con il dito in assoluta libertà, ma anche seguendo alcuni consigli (linee curve o rette), fino ad arrivare alle lettere, utilizzando un bastoncino come se fosse una matita. Il vassoio consente di delimitare lo spazio.
In spiaggia puoi disegnare un rettangolo e lavorare all’interno del suo perimetro, per cominciare a sviluppare la tua fantasia. Bello, no?